martedì 24 aprile 2012

Fuori Salone 2012

Sono tornato da Milano, pieno di energie e motivazione. Ho incontrato tanta gente attiva in questa fase denominata terza rivoluzione industriale . Artigiani manuali e tecnologici. Si sente la crisi , ma si respirava comunque un' aria positiva e propositiva.
Le belle lampade in lamiera di Giorgia Origa (di Roma); il riuscito tentativo di dare una seconda vita alla natura morta di Marco Stefanelli (di Torino); la gara tra uomo e macchina del Wefab di Milano in Rinascente , la mostra tecnologica in Palazzo Clerici , dove oltre al laser di Vectorealism, un robot costruiva sedie in abs; la mostra della ricerca di tradizioni italiane in Cascina Cuccagna a Porta Romana.
E poi i workshop tecnologici organizzati da Openwear con Zoe Romano e lo staff di Vectorealism, e lo staff del FabLab di Torino e Officine Arduino per poter toccare e creare qualcosa con queste tecnologie.
Caso vuole che sfruttando la rete di Couchsurfing sia stato ospitato in casa con una ragazza libanese che produce a mano il feltro per le sue realizzazioni di moda e di gioielli; mentre le spiegavo affascinato il laser che intaglia alla perfezione, lei mi storceva il naso dicendo che comunque il lavoro va rifinito e poi è un'altra cosa lavorare a mano. Questo è uno dei concetti da discutere proprio in questi tempi, a discorso iniziato dalla prima rivoluzione industriale: un tassello da riconoscere è che con la ripetizione manuale si conosce così bene prodotto e materiale che il prodotto migliora con il passare del tempo in parallelo alla tecnica personale. Con il digitale, bisogna studiare molto bene la tecnologia e adattarla all'idea da realizzare. Un lavoro che sta facendo Ivan Dorna va in questa direzione, di rendere compatta la tecnologia riducendo al minimo il macchinario , ma di renderlo molto versatile.
In bocca al lupo e che questa nuova rinascita continui e trovi risorse economiche del nuovo sistema economico web oriented (ad esempio blomming, o kickstarter)

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